Previdenza
30/10/2020
Il commento del sindacato pensionati: grave che il 34 per cento dei pensionati sia sotto i 1000 euro mensili
Il diciannovesimo rapporto annuale Inps è stato presentato ieri, 29 ottobre, dal presidente dell'Istituto Pasquale Tridico. Il rapporto, che riporta dati del 2019 e del 2020, è la periodica disamina delle attività di previdenza e assistenza dell'Inps e riepiloga i dati relativi a cassa integrazione, bonus e misure di welfare, pensioni, assegni di invalidità, reddito e pensione di cittadinanza.
Una parte centrale del rapporto, come del discorso di Tridico, si è focalizzata sulle misure messe in atto nell'emergenza sanitaria: dalle misure per le aziende e i lavoratori a quelle per le famiglie. Si è parlato, però, anche di previdenza: il dato riferito al 2019 parla di 20,8 milioni di pensioni pagate a circa 15,5 milioni di titolari. I numeri annunciati confermano un quadro disomogeneo, per entità degli importi e per zona geografica: le pensioni più alte sono mediamente al Nord e la forbice va da mensilità sopra i 3000 euro a pensioni sotto i 1000.
Rapporto annuale Inps: Italia dispari
L'importo pensionistico medio è di 1711 euro al centro-nord e 1410 euro al sud. Quasi il 34% dei pensionati ha redditi pensionistici inferiori a 1.000 euro al mese; oltre il 21% percepisce redditi pensionistici tra i 1.000 e i 1.500 euro; il restante 45% ha redditi pensionistici oltre i 1.500 euro. Una minoranza molto fortunata, l'8 per cento, ha pensioni sopra i 3000 euro.
Fnp Cisl nazionale ha commentato ieri stesso i dati del rapporto annuale Inps. Nelle parole di Piero Ragazzini, segretario generale del sindacato dei pensionati Cisl:
“Il quadro che ci presenta il Rapporto annuale Inps è davvero desolante: un pensionato su tre, corrispondente al 34% del totale, percepisce un assegno sotto i 1.000 euro. È arrivato il momento di intervenire”.
“Alla luce di questi dati che ci presentano il conto di una crisi economica e sociale che rischia di aggravarsi ancora di più a causa della pandemia, è necessario intervenire prima possibile per mettere in campo una riforma complessiva del sistema previdenziale che abbia come obiettivi principali la rivalutazione delle pensioni in essere e l'ampliamento della portata della 14a mensilità per quelle più basse.”
Grafico: fonte Inps