Previdenza
28/10/2020
Il sistema pubblico di identità digitale è ora necessario per accedere ai servizi Inps. Può essere gratuito o con costi aggiuntivi e nella maggior parte dei casi serve avere uno smartphone
Spid: come richiederlo, come funziona e come muoversi con il sistema pubblico di identità digitale è il tema del numero 275 di Previdenza Flash. Il periodico a cura di Salvatore Martorelli e Paolo Zani, specializzato in notizie su previdenza e welfare, presenta le principali novità sullo Spid e dà alcune indicazioni pratiche.
Dal primo ottobre lo Spid è la sola chiave d'accesso ai servizi telematici di Inps, come per tutti i servizi della pubblica amministrazione. Chi aveva già un accesso Inps con codice Pin può continuare a utilizzarlo, per un periodo di transizione, ma il consiglio di Martorelli e Zani è comunque di avviare la pratica per chiedere lo Spid. Non si tratta di operazioni difficili, basta leggere con attenzione i passaggi: lo Spid, ricordano gli autori, è un'opportunità che sarà utile, ad esempio, per integrare o compilare il 730, per consultare il proprio fascicolo sanitario, eccetera.
Spid: scegliere il gestore abilitato
Per attivare il sistema pubblico di identità digitale è necessario scegliere un gestore abilitato, la cui lista si trova all'indirizzo
https://www.spid.gov.it/richiedi-spid.
Martorelli e Zani ricordano che, per ottenere lo Spid, è necessario avere almeno un telefono cellulare in grado di ricevere messaggi Sms. In realtà, gli autori osservano che, a differenza di quanto annunciato all'inizio, è di fatto più facile avere lo Spid con un telefono cellulare evoluto, cioè uno smartphone, perché molti fornitori hanno cessato di inviare il codice temporaneo via Sms.
È utile anche sapere che solo con alcuni gestori è possibile scaricare applicazioni che permettono di gestire più utenti. In questo caso, per esempio, un figlio può gestire, dal suo smartphone, lo Spid proprio e quello di un genitore anziano.
Scarica il numero 275 di Previdenza Flash