Sanità
20/10/2020
La maggior parte dei prodromi è comune e la verifica è sempre quella del tampone. Alcune indicazioni, però, servono a non spaventarsi
Covid-19 e influenza stagionale si manifestano con sintomi il più delle volte sovrapponibili e difficili da distinguere. Medici e specialisti, però, hanno osservato dinamiche ricorrenti che permettono loro di stimare quando è necessario passare al tampone, per conoscere con certezza se il malato è stato contagiato da Sars-Cov-2.
Molti medici e pediatri alzano la guardia soprattutto in presenza di più di un sintomo: febbre e tosse, a volte con diarrea e vomito, per esempio, nei bambini. Mal di testa, dolori articolari e senso di stanchezza sono abbastanza comuni nell'influenza e meno frequenti nel Covid-19. La perdita totale di gusto e olfatto è tipica dell'infezione da Sars-Cov-2. Alcuni studi hanno rilevato che, in presenza del Covid-19, sono comparse in diversi casi manifestazioni cutanee, vagamente simili a un'orticaria o con macchie rosse, dita gonfie affini ai geloni da freddo.
Covid-19 e influenza stagionale: il parere è del medico
È bene ricordare che l'influenza stagionale arriva, in genere, l'ultima settimana di dicembre per prolungarsi sino ai mesi di febbraio e marzo. Nel corso dell'inverno sono poi possibili altri malesseri definiti parainfluenzali, causati da altre forme d'infezione o banali casi di raffreddore.
Adriana Calderaro, professoressa di Microbiologia e Microbiologia Clinica all'Università degli Studi di Parma, in un'intervista su Quotidiano Sanità, avverte: i sintomi prodromici di entrambe le malattie non sono facilmente differenziabili. Sarà il medico a valutare la situazione caso per caso, verificando, ad esempio, che l'assenza di gusto e olfatto non sia da confondersi con la bassa sensibilità a odori e sapori di una persona molto raffreddata.
Per Adriana Calderaro
“La diagnostica infettivologica deve passare per il medico. In base alla storia del paziente e ai sintomi il medico decide se far eseguire un esame diagnostico oppure no”.