Nuovo Dpcm del 13 ottobre: ristoranti aperti fino alle 24, in casa fino a sei amici

Nuovo Dpcm del 13 ottobre: ristoranti aperti fino alle 24, in casa fino a sei amici

Notizie

13/10/2020



Forti raccomandazioni, non divieti, su cene e feste nelle abitazioni private, con massimo sei invitati. I consumi al banco solo fino alle 21

Il nuovo Dpcm, Decreto del presidente del consiglio dei ministri, con firma del 13 ottobre 2020, disciplina i comportamenti da tenere al chiuso e all'aperto per evitare il rischio di contagio. Atteso da alcuni giorni, il decreto è finalmente arrivato confermando molte, ma non tutte, fra le anticipazioni sui vincoli imposti per la vita quotidana.
Fra le novità si segnala la forte raccomandazione a limitare gli inviti a casa di amici e persone estranee, attenendosi a un numero massimo di sei. I ritrovi dopo cerimonie religiose o civili sono ammessi, fino a 30 invitati. Chiuse sale da ballo, discoteche e luoghi affini e vietate feste al chiuso e all'aperto; ma piscine, palestre, campi sportivi con attività gestite da società strutturate restano accessibili.
La seconda novità più rigida rispetto alle precedenti misure riguarda i ristoranti. Si potrà andare a cena fuori, seduti al tavolo, fino alle 24, mentre, per i clienti non seduti al tavolo, il consumo sarà possibile solo entro le 21.

Nuovo Dpcm del 13 ottobre: non sostare di fronte ai pub

Se la consegna dei pasti a domicilio è sempre possibile, bisognerà fare attenzione alla sosta al di fuori dei locali pubblici, anche solo per consumare cibo o bibite acquistate: non si potrà fare dopo le 21. La norma è intesa per evitare il formarsi di capannelli di gente sui marciapiedi. 
Nessuna restrizione sulle scuole, che possono continuare l'attività in presenza e per le aziende resta confermata la raccomandazione a privilegiare il lavoro agile.
Il Dpcm conferma anche le indicazioni per recarsi nelle strutture di pronto soccorso, che impongono l'assenza di un accompagnatore e ricorda le condizioni per le visite nelle Rsa: gli accessi dei parenti sono comunque a discrezione della direzione sanitaria.