Welfare
02/10/2020
Il beneficio è per le persone che non hanno accesso alle altre forme di assistenza previste a causa della pandemia, ma è compatibile con l’assegno ordinario di invalidità
Il reddito di emergenza si può richiedere ancora fino al 15 ottobre. La misura decisa dal governo e destinata a coloro che non hanno accesso alle altre forme di assistenza definite nel corso della pandemia, è stata prorogata di un'altra mensilità con il decreto del 14 agosto 2020.
Le domande di Rem vengono accolte dal sito Internet Inps autenticandosi con Pin, Spid, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica. In alternativa, è possibile affidarsi a un patronato o a un centro di assistenza fiscale che ha stipulato la convenzione con Inps.
Per entrare nei servizi on line di Inps, dal 1 ottobre è necessario lo Spid. Possono ancora utilizzare il Pin gli utenti che lo avevano già prima del 1 ottobre, per un breve periodo di transizione che va da tre a sei mesi a seconda dei casi.
Reddito di emergenza non compatibile con la pensione
Il reddito di emergenza è stato concepito come una misura di salvataggio per persone senza fonti di reddito. Non possono richiederlo, dunque, le persone che ricevono già la pensione, un assegno sociale, il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza.
Inps ha stabilito dei casi in cui il Rem si può richiedere: ad esempio, il reddito di emergenza è compatibile con indennità di accompagnamento, assegno di invalidità civile, assegno ordinario di invalidità.
Un altro caso segnalato: se il Rem è stato accolto ed erogato ad un nucleo familiare e, successivamente, viene riconosciuto il diritto a pensione ad un componente del nucleo con decorrenza antecedente la presentazione della domanda di Rem (e conseguente erogazione di arretrati), la prestazione di Rem non è indebita, perché al momento della domanda di Rem la titolarità della pensione non sussisteva.