Furlan sulla vicenda di Willy Monteiro: non è morto per caso

Furlan sulla vicenda di Willy Monteiro: non è morto per caso

Notizie

14/09/2020



In un intervento su Avvenire, il 12 settembre, la leader Cisl osserva che l’omicidio di Colleferro è legato a un clima che incita all’odio e alla violenza

Il commento di Annamaria Furlan sulla vicenda di Willy Monteiro è stato pubblicato il 12 settembre 2020 sulle pagine di Avvenire. “Nessuno si azzardi a dire che è morto per caso”, sintetizza il quotidiano nel titolo, perché le ragioni di un fatto di cronaca così efferato vanno cercate in lacune culturali e sociali.

Scrive Furlan:

“Cosa stiamo diventando? Quali valori stiamo trasmettendo ora ai nostri giovani, in questa epoca storica piena di populismi, di individualismi biechi, di slogan e di pratiche che di convivenza pacifica, di libertà e democrazia hanno ben poco?”

Furlan: una battaglia culturale da compiere

Per Annamaria Furlan, dentro quell'episodio di cronaca si vedono, tra l'altro, i risultati di un clima culturale che privilegia aggressività e intolleranza.

“Willy è morto a causa di questo clima di incitazione all'odio e alla violenza, di questa continua sequela di provocazioni, che trovano oggi un humus fecondo nel linguaggio sguaiato e senza alcun controllo dei social network, nella disinformazione organizzata, nella cattiva ideologia di chi vuole mettere in discussione ogni forma di solidarietà, di inclusione, di equità e lotta alle diseguaglianze sociali”.

Furlan parla di un malessere sociale già presente prima della pandemia, ora acuito da difficoltà economiche, periferie degradate che non sanno dare risposta alle fasce più deboli. Soprattutto in questi ambienti si annidano tensioni, intolleranza verso la diversità, tendenze distruttive. 

Continua Furlan:

“Noi come sindacato non ci rassegniamo a questo veleno strisciante di intolleranza, di razzismo, di violenza (…)”

Furlan scrive anche per, combattere questa deriva di violenza, serve una grande alleanza tra istituzioni e società civile. La Cisl porta avanti una battaglia culturale, nella scuola, nei posti di lavoro e ovunque, per diffondere un sentimento positivo di solidarietà e di rispetto per la vita umana.

Leggi l'intervento di Furlan in versione integrale