Badanti di ritorno dai loro paesi d’origine e Coronavirus: serve prevenzione

Badanti di ritorno dai loro paesi d’origine e Coronavirus: serve prevenzione

Fnp Cisl Bergamo

02/09/2020



La proposta del sindacato dei pensionati Cisl Bergamo: pensare ad azioni di monitoraggio non a carico delle famiglie degli anziani

Le badanti di ritorno dai loro paesi d'origine dovranno essere seguite in un percorso di prevenzione e monitoraggio a fini di evitare l'eventualità di un contagio da Covid-19. La nota viene da Giacomo Meloni, segretario Fnp provinciale in Cisl Bergamo. A Bergamo lavorano 5.050 assistenti familiari regolarizzate. Senza allarmismi, sottolinea il sindacato dei pensionati Cisl Bergamo, è importante gestire un programma di prevenzione oculato, dato che molti assistenti familiari vengono dai paesi dell'Est e in diversi paesi esteri si registrano, in questi ultimi giorni, dati in crescita sulla diffusione del nuovo Coronavirus. Solo a Bergamo sono 3428 le badanti provenienti dai paesi dell'Est e il dato si riferisce alle lavoratrici assunte; mentre non ci sono numeri, ma molte stime di fatto, sui casi di badanti non regolarizzate, italiane e straniere.

Badanti di ritorno dai loro paesi d'origine: il controllo non deve essere a carico delle famiglie degli anziani

Per Giacomo Meloni, sarebbe opportuno definire a livello regionale linee guida o protocolli, in accordo con le organizzazioni sindacali, che indichino con chiarezza compiti e responsabilità in capo alla famiglia e alla dipendente:

“Il rientro di badanti presso le famiglie per l'assistenza di persone anziane non autosufficienti necessita di una procedura che salvaguardi la salute sia della dipendente che della persona assistita”.

Da definire, per esempio, è il luogo dove si fa obbligatoriamente il tampone: presso il luogo di arrivo delle persone o presso il domicilio a cura della Ats su indicazione della famiglia. Se positiva, la persona andrà condotta in struttura alberghiera con costi non a carico della famiglia.

Se il tampone è negativo, continua Meloni, la badante dovrà firmare un protocollo che la impegna ad osservare la quarantena a domicilio, osservando una serie di misure di prevenzione: 

  • misurazione della febbre due volte al giorno,
  • obbligo di indossare la mascherina,
  • guanti e grembiule idrorepellente, quando è a contatto con la persona anziana,
  • sanificazione dei locali, e del bagno ogni volta dopo l'uso,
  • divieto di dormire nella stessa stanza.

L'Ats, poi, provveda a controlli a campione, con sanzioni se non vengono rispettate le indicazioni. Dopo sette giorni va eseguito un nuovo tampone e, e se negativo, le prescrizioni vanno rispettate  per altri sette giorni.

Sindacato dei pensionati richiama l'attenzione anche sulle assistenti familiari non assunte e invita le famiglie a regolarizzarne la posizione.