Sanità
18/07/2020
Un documento di undici pagine firmato il 10 luglio da Cgil Cisl e Uil della regione, della funzione pubblica, dei medici e dei pensionati stila un piano di proposte per il presente e per il futuro
Idee e proposte per un nuovo patto sulla sanità in Lombardia è il titolo del documento firmato dalle tre sigle confederali dei sindacati lombardi per riavvicinare il servizio sanitario al bisogno di salute, potenziare l'ambito pubblico e la medicina del territorio. Dopo le mobilitazioni che a giugno hanno visto in piazza Cgil Cisl e Uil, compresi i rappresentanti dei pensionati e dopo il primo incontro con Regione Lombardia del 24 giugno, i sindacati hanno stilato un documento di undici pagine con richieste di interventi ad ampio raggio in diversi ambiti della sanità.
Dal sistema di sorveglianza ai servizi domiciliari, l'esigenza è quella di migliorare il servizio pubblico, nel breve, medio e lungo termine. Alcuni interventi sono da attuare subito: il rischio di contagio non è azzerato e serve un sistema integrato di sorveglianza sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle strutture sanitarie. Il documento chiede, tra l'altro, di potenziare i servizi di medicina del lavoro, di garantire la vigilanza sanitaria nelle scuole, di programmare adeguati investimenti per assicurare scorte sufficienti di medicinali, reagenti e dispositivi di protezione individuale.
Patto sulla sanità in Lombardia: ricostruire le fondamenta di sistema
I sindacati hanno detto più volte in questi mesi che il punto nodale, per la sanità in Lombardia, è agire sulle conseguenze negative della riforma del 2015 e ripartire dalla medicina di territorio. Si legge nella proposta del 10 luglio:
“Ricostruiamo le fondamenta di sistema: prevenzione, profilassi e educazione alla salute. Ripartiamo dai Distretti, oggi ridotti a una semplice istituzione formale, attualizzandone i perimetri organizzativi, funzionali e decisionali per rapporto alla popolazione servita, con un approccio di sanità pubblica per essere, insieme al Dipartimento di prevenzione e all'Ospedale, un punto di forza del nostro sistema salute. Distretti dotati di autonomia tecnico-gestionale ed economico-finanziaria”.
I sindacati chiedono più interventi nelle Usca, che ancora non sono presenti a sufficienza sul territorio lombardo e di attivare l'infermiere di comunità. Il documento cita i servizi di Adi, ma anche la telemedicina e considera tutti i diversi ambiti del sistema sanitario, ospedale compreso.
Cgil Cisl e Uil ricordano la necessità di maggiori investimenti per innovare e riorganizzare l'offerta sociosanitaria nelle Rsa, aumentando l'offerta di posti letto con quote pagate dal servizio pubblico, aggiornando le tariffe a carico del fondo sanitario, che devono coprire il 50 per cento delle spese, mentre ancora si resta sotto la quota prevista dalla legge. Chiedono anche che siano potenziati servizi alternativi alla degenza nelle Rsa, in misura dei bisogni degli utenti, per esempio con soluzioni di residenzialità leggere e di assistenza domiciliare.
Nel corso dell'incontro del 24 giugno, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto a Regione Lombardia di attivare un tavolo permanente con i sindacati su questi temi.
Leggi il documento Patto sulla sanità in Lombardia in versione integrale