Istat-Iss: di Covid-19 si può morire anche senza altre patologie

Sanità

17/07/2020



Il rapporto del 16 luglio mostra che il virus è la causa direttamente responsabile della morte nella maggior parte dei casi

Istat-Iss ha pubblicato il 16 luglio il rapporto Impatto dell'epidemia Covid-19 sulla mortalità: cause di morte nei deceduti a Sars-Cov-2. Lo studio ha esaminato le schede compilate dei medici, in merito ai decessi di persone con diagnosi positiva al Coronavirus, cercando di capire come e quanto hanno influito eventuali altre patologie pregresse.
Il risultato è chiaro: Sars-Cov-2 è la causa iniziale della morte della gran parte dei pazienti, cioè per l'89 per cento dei casi. Nella percentuale restante, l'11 per cento, la morte è attribuita a malattie cardiovascolari, tumori, malattie del sistema respiratorio, diabete, demenze e malattie dell'apparato digerente.
Lo studio Istat-Iss scrive però che Covid-19 è una malattia che può rivelarsi fatale anche in assenza di concause. Nel 28 per cento dei casi analizzati, infatti, soggetti sani, senza alcuna patologia preesistente, non hanno superato la malattia da Coronavirus.

Istat-Iss: il rapporto del 16 luglio

Il rapporto è partito dall'osservazione delle schede di morte Istat. Si tratta di documenti compilati da un medico curante o da un medico necroscopo, che è tenuto a riportare l'intera sequenza di malattie o eventi traumatici che hanno portato al decesso, ed indicare eventuali altre patologie rilevanti che hanno contribuito ad esso pur non facendo parte di tale sequenza. La causa che ha avviato la sequenza di eventi morbosi che hanno condotto al decesso è denominata causa iniziale, ed è quella utilizzata a livello internazionale per rappresentare i dati di mortalità di un paese.

Il campione preso in esame è di 4.942 decessi, riferito a persone con diagnosi positiva al Sars-Cov-2. Il numero rappresenta il 15,6 per cento delle morti notificate al Sistema di Sorveglianza Integrata ISS fino al 25 maggio.

Dai dati emerge che l'età e la presenza di patologie croniche aggravano di molto la pericolosità del virus. Le concause più frequenti che contribuiscono al decesso sono le cardiopatie ipertensive (18% dei decessi), il diabete mellito (16%), le cardiopatie ischemiche (13%), i tumori (12%).
La quota di deceduti in cui Covid-19 è la causa direttamente responsabile della morte varia in base all'età, raggiungendo il valore massimo del 92% nella classe 60-69 anni e il minimo (82%) nelle persone di età inferiore ai 50 anni.