Covid19: in calo i casi più gravi ma il virus circola ancora. I dati di Fondazione Gimbe

Covid19: in calo i casi più gravi ma il virus circola ancora. I dati di Fondazione Gimbe

Sanità

25/06/2020



I numeri confortanti delle terapie intensive non devono che, laddove si ripresentano le condizioni più adatte al contagio, l’infezione torna a diffondersi

Covid19 in Italia: gli ammalati più gravi sono sempre meno e la situazione è considerata dagli esperti in via di miglioramento. Oggi, 25 giugno, anche Fondazione Gimbe, che pubblica un monitoraggio indipendente sulla pandemia e ha sempre ricordato il rischio di sottostimare il pericolo del Coronavirus, diffonde un comunicato stampa che segnala alcuni dati positivi.
Nella settimana dal 17 al 23 giugno, i casi di pazienti ricoverati con sintomi sono scesi del 35 per cento rispetto ai sette giorni precedenti. Diminuiscono anche i pazienti ricoverati con sintomi, anche non gravi, del 43,9 per cento in meno. I casi totali di malati di Coronavirus aumentano solo dello 0,6 per cento.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, dichiara:

“I dati confermano che il numero dei pazienti attualmente ospedalizzati è in discesa costante e progressiva dai primi di aprile, quando si contavano oltre 4.000 pazienti in terapia intensiva e più di 29.000 ricoverati con sintomi”.

Covid19: attenzione a leggere i dati

Fondazione Gimbe segnala, tuttavia, che i ricoveri per Coronavirus non sono azzerati. Infatti, i dati ufficiali relativi alle ospedalizzazioni per Covid19 si riferiscono all'occupazione dei posti letto, utili per valutare i segnali di sovraccarico ospedaliero, ma che, al di là della progressiva riduzione, non permettono di conoscere il reale numero di pazienti quotidianamente entrano ed escono dalle statistiche ospedaliere (nuovi ricoveri, dimissioni, decessi). Inoltre, il basso numero dei tamponi diagnostici, al netto dei tamponi di “controllo” effettuati per la seconda volta, incide sulle statistiche finali.
Cartabellotta ricorda che

“il virus è sempre presente e rialza la testa ogni qualvolta le condizioni ambientali favoriscono una ripresa del contagio. In particolare, accanto alle ben note residenze per anziani, sembrano a rischio sia contesti familiari sia aree sociali disagiate, oltre gli inevitabili casi di rientro” dall'estero”.

Nuovi casi di infezione sono stati segnalati a Como, Mondragone, Palmi, Bologna, Montecchio, Bolzano, Porto Empedocle, Alessandria, Roma.

Cartabellotta invita a

“diffidare dal senso di falsa sicurezza che traspare da improvvide dichiarazioni prive di basi scientifiche e che rischia di alimentare pericolosi comportamenti individuali".