Sanità in Lombardia: i sindacati chiedono sorveglianza e medicina di territorio

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19/06/2020



Il 19 giugno si è tenuto il secondo presidio di Cgil Cisl Uil e delle sigle dei pensionati. Nel ricordo dell’emergenza, la richiesta di una più forte medicina del territorio

I punti deboli della sanità in Lombardia, le lacune nella medicina del territorio, il ricordo e la denuncia di quello che non ha funzionato durante l'emergenza: questi i temi del secondo presidio organizzato a Milano, nella mattina del 19 giugno, da Cgil Cisl e Uil e delle sigle dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil davanti alla sede della Regione. Dopo la mobilitazione del 16 giugno, dedicata alle Rsa, la manifestazione di oggi si è focalizzata sulla sorveglianza epidemiologica, la rete di servizi sul territorio, la continuità assistenziale.

Bandiere delle tre sigle sindacali, rappresentanti di diverse categorie, nella sanità e non solo, insieme alle delegazioni dei pensionati di tutta la regione, si sono ritrovate in piazza Città della Lombardia, numerosi e distribuiti secondo le regole del distanziamento sociale.

Sanità in Lombardia: il ricordo di mesi drammatici

Molte testimonianze di lavoratori nel mondo della sanità hanno ripercorso i giorni più bui della pandemia, tra fine febbraio e marzo. Tutti hanno sottolineato la situazione caotica dell'emergenza, segnalando che cosa è mancato nel sistema sanitario lombardo: una gestione efficiente nel servizio pubblico, una reale capacità di risposta ai bisogni delle persone. Serviva e serve tuttora una vera medicina di territorio, con un legame forte tra i servizi dei medici di base e quelli degli ospedali, ma, affermano i sindacati:

“la continuità di cura tra ospedale e territorio e l'integrazione dei percorsi sanitari, sociosanitari e assistenziali in Lombardia è rimasta sulla carta, (...)“serviva una medicina di famiglia e una organizzazione delle cure primarie efficienti ed equipaggiate, ma sono anni che la politica sanitaria di Regione Lombardia le indebolisce”.

Per Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia:

“In Regione Lombardia abbiamo bisogno di una riforma sostanziale, concreta, della sanità, a favore dei cittadini. Più territorio, più sanità, più ospedali. Dobbiamo ritornare a una sanità che si prende veramente carico delle persone, non solo quando stanno male, ma tutti i giorni”.