Welfare
10/06/2020
Le strutture per anziani possono ospitare nuovi degenti, ma previo una procedura di controllo della sua salute
Riaprono le Rsa lombarde: possono accogliere nuovi ospiti, in base alla nuova delibera regionale del 9 giugno 2020. Annunciata e attesa da giorni, la delibera è arrivata ieri dopo quella il Corriere della Sera, edizione cartacea del 10 giugno, ha definito una lunga gestazione. Il documento contiene molte novità rispetto alle procedure precedenti e un sistema di regole studiate per evitare che i nuovi ospiti siano forieri di contagio da Covid19.
La prassi organizzativa parte dalla nomina di un referente aziendale Covid19, stabilisce misure e dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario, menziona attività di formazione per gli operatori. L'atto di indirizzo per le Rsa dichiara:
“Gli enti gestori del settore sociosanitario predispongono un piano organizzativo-gestionale con relative procedure/istruzioni operative, sottoscritto dal Legale Rappresentante, da trasmettere formalmente alla Ats territorialmente competente e i cui contenuti devono essere coerenti con quanto indicato nel presente documento”.
Riaprono le Rsa lombarde: c'è un metodo e sono previsti i tamponi
La novità più importante riguarda i nuovi ospiti: la delibera prevede un percorso a tappe che, prima di accogliere i degenti, verifichi la loro positività al virus. Interviste telefoniche a distanza, isolamento preventivo in caso di sintomi sospetti, tamponi per accertare la positività al virus sono tra le azioni previste. Regione Lombardia dispone, quando necessario, “il trasferimento di pazienti confermati o sospetti Covid19 presso altra struttura più idonea e il loro successivo ritorno, secondo criteri di massima sicurezza”. Nei documenti si legge che sono opportuni
“l'allestimento di un modulo di accoglienza temporaneo o l'adozione di misure idonee per il distanziamento sociale fra gli ospiti/pazienti così come la raccolta anamnestica e la visita medica in locale specificamente individuato, prima della presa in carico”.
In merito alle visite dei parenti, Regione considera eventuali limitazioni decise dalle strutture, ma consiglia di assicurare un contatto con gli ospiti attraverso stanze vetrate, videochiamate o chiamate telefoniche. Le Rsa “devono fornire ai familiari ogni informazione di aggiornamento clinico sui loro cari ricoverati o altre informazioni richieste”.