Sanità
10/06/2020
Saranno il 16, il 19 e il 23 giugno. Organizzano Cgil Cisl e Uil Lombardia e i sindacati dei pensionati
Alla sanità in Lombardia è dedicato il prossimo programma di mobilitazione di Cgil Cisl e Uil e delle sigle dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Uil. I sindacati confederali annunciano tre presidi di fronte alla sede della Regione, nel rispetto delle norme di sicurezza, per richiamare l'attenzione del pubblico sui temi della sanità. Le giornate saranno:
- martedì 16 giugno
- venerdì 19 giugno
- martedì 23 giugno
sempre nel corso della mattina, dalle nove e mezza alle dodici. Si legge nella nota di Cisl Lombardia:
"L'emergenza sanitaria vissuta in Lombardia in questi ultimi mesi non ha eguali nel nostro Paese sia per diffusione del contagio che per il numero di morti. Il modello sociosanitario lombardo ha mostrato tutti i suoi limiti, aggravati da una gestione istituzionale manchevole, sbagliata e tardiva. Nel modello lombardo troppe cose non hanno funzionato e se il sistema ha retto è solo grazie all'impegno di tutto il personale che lavora nei servizi del SSL. Chiediamo a Regione Lombardia un confronto per un nuovo PATTO che sulla sanità tracci linee e misure per risolvere inadempienze attuative e correggere assetti normativi ed organizzativi del sistema lombardo che si sono dimostrati inadeguati e inefficaci".
La sanità in Lombardia deve cambiare, a cominciare dalle Rsa
Il primo appuntamento del 16 giugno è dedicato alle Rsa. I sindacati dei pensionati hanno annunciato oggi un comunicato stampa in merito alla nuova delibera regionale sulle residenze socioassistenziali: testimonia un cambio di passo, ma, sottolineano i sindacati, c'è molto da fare per dare alla sanità e al welfare lombardi una struttura in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. Dicono Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Lombardia:
“Quanto è successo nelle ultime settimane – continuano i segretari regionali - impone a tutti un'accelerazione nel ripensare la sanità lombarda di fronte a una popolazione che invecchia. Attrezzando una rete sanitaria equamente distribuita di ospedali, per curare acuzie e affrontare le emergenze, e sviluppando una sanità integrativa di territorio, di distretto in grado di intervenire in modo rapido, diffuso, efficace per prendersi cura della persona. La sanità che vogliamo dovrà collegare l'ospedale alla telemedicina, alla medicina territoriale, all'assistenza domiciliare, alla medicina ambulatoriale, alle Rsa, alle Rsd intrecciando l'aspetto sanitario e sociale delle famiglie, valorizzando i contributi del volontariato, del terzo settore e delle reti sociali. E soprattutto basta a riordini con risorse ridotte o isorisorse”!
Sui presidi i sindacati dei pensionati affermano:
“Avvisiamo da subito Regione Lombardia che dopo quanto è accaduto, non è più accettabile che la sanità lombarda sia gestita senza il coinvolgimento di tutte le parti sociali, compresi i sindacati dei pensionati che sono i maggiori clienti e rappresentano una quota significativa della popolazione”.
Scarica la locandina con le manifestazioni