Fnp Cisl Bergamo
05/05/2020
In un articolo apparso sul Corriere della Sera, Cronaca di Bergamo, il 4 maggio, l'intervento del segretario generale del sindacato dei pensionati di Bergamo
Caterina Delasa interviene sulla crisi sanitaria da Covid19 che ha colpito in modo particolare Bergamo e la bergamasca. Le parole della segretaria generale del sindacato dei pensionati Cisl Bergamo sono apparse ieri, 4 maggio 2020, sul Corriere della Sera, Cronaca di Bergamo. Proprio oggi, il 5 maggio, sono usciti i dati Istat della mortalità di marzo, che rilevano a Bergamo l'aumento tra i più alti di decessi quest'anno, rispetto all'anno scorso.
Delasa evidenzia
"i limiti e le contraddizioni di un modello di sanità già in sofferenza tra chiusura di strutture, riduzioni di personale, privatizzazioni, finanziamenti inadeguati, che hanno riguardato almeno in questi ultimi dieci anni anche il territorio bergamasco. Il Covid-19 presenta un conto salato alla Lombardia e alla Bergamasca: migliaia di morti tra gli anziani, ospedali intasati, Rsa allo stremo, malati lasciati in solitudine nelle case, abitudini di vita stravolte e una quotidianità mai sperimentata prima; tutte cose che hanno di fatto contribuito a rendere più dolorosa la tragedia che si è determinata".
Un ordinamento sanitario deve prevedere le emergenze
Delasa dice al Corriere che un ordinamento sanitario deve premunirsi contro le emergenze. La Lombardia era pronta?
"L'emergenza appunto ha messo a nudo tutte le carenze che la chiusura autoreferenziale di Regione Lombardia e di Ats non riesce a coprire. L'emergenza ha evidenziato la povertà di risorse territoriali, la mancata integrazione tra servizi sociali e socio sanitari, concentrando l'attenzione su interventi specialistici e ospedalieri e lasciando allo sbando la medicina territoriale".
Delasa sottolinea che non sono necessarie polemiche sollevate a puro fine elettorale. Serve, però, una riflessione seria e oggettiva. La qualità del servizio socio-sanitario non si giudica solo sulle punte di eccellenza, che pur ci sono nella sanità lombarda e bergamasca , ma sulla capacità di rispondere ai bisogni diffusi del territorio.
Il sindacato dei pensionati della Cisl, insieme ai suoi omologhi Spi Cgil e Uilp, avevano già elaborato proposte per lavorare sul rapporto tra la città, il territorio, le risorse e i servizi sanitari e gli utenti anziani. Dice Delasa che "qualcosa di simile in questo senso si è visto in bergamasca in quest'ultimo periodo con il contributo delle Associazioni e la regia degli enti locali, ma tutto va messo a sistema".
L'autonomia delle Regioni di fronte alla prova ha rivelato i suoi punti deboli, proprio nel fallimento della medicina territoriale.