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24/04/2020
Potenziate le misure del protocollo nazionale per garantire la sicurezza nelle attività produttive
Firmato l'accordo per la ripresa delle attività produttive dopo il blocco dovuto all'emergenza sanitaria da Covid19. La trattativa tra sindacati e governo, iniziata ieri, 23 aprile, si è conclusa dopo venti ore di trattative in videconferenza. L'obiettivo era rafforzare le indicazioni già introdotte con il Protocollo del 14 marzo, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro in relazione al rischio di contagio. Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl, ha detto che si tratta di un "accordo positivo che riassume indicazioni Inail" e lo ha definito "una sintesi equilibrata e responsabile".
La trattativa si era resa necessaria in vista dello scadere, il 4 maggio, delle ultime disposizioni governative sul lockdown in tutta Italia.
Con la ripresa di aziende, uffici e rivendite, se pur nella programmazione a scaglioni prevista, i sindacati hanno voluto rimarcare la necessità di misure definite per contenere il rischio di contagio da Coronavirus, sempre presente.
Firmato accordo per la ripresa. Furlan: abbiamo trovato una sintesi
Dice Annamaria Furlan: "Abbiamo completato nel corso di una intensa giornata e notte di lavoro il protocollo nazionale sulla sicurezza e salute, che dovrà essere applicato ora in tutti i luoghi di lavoro per garantire la ripartenza in sicurezza delle attività produttive”.
La valutazione della Cisl è positiva, perché l'accordo riassume le indicazioni di Inail e comitato tecnico scentifico. Al tempo stesso, l'intesa amplia i contenuti del Protocollo del 14 Marzo per le misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.
"Dopo un negoziato molto lungo e complesso con le associazioni datoriali, abbiamo trovato una sintesi equilibrata e responsabile attraverso l'inserimento di azioni e procedure molto innovative necessarie al miglioramento degli interventi finalizzati a garantire regole e condizioni stabili per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.