Sanità
03/06/2025
Istituito nel 2024, si sta strutturando in tutto il territorio lombardo
Il Punto Salute è uno sportello sindacale promosso e realizzata congiuntamente dalla CISL Lombardia e dalla FNP CISL Lombardia che si prefigge un principale obiettivo: tutelare il diritto delle persone all’accesso alle cure sanitarie.
È stato istituito nel 2024 e si sta progressivamente strutturando in tutto il territorio lombardo. Attualmente sono attivi 12 Punti Salute in 7 province, supportati dagli Sportelli Sociali della FNP CISL già presenti localmente.
Il Punto Salute è un riferimento concreto per chi si trova ad affrontare disservizi o difficoltà organizzative nel sistema sanitario regionale. In particolare, interviene quando non vengono rispettati:
i tempi massimi di attesa per visite specialistiche o esami diagnostici;
le priorità cliniche indicate dal medico per ricoveri programmati;
il divieto, imposto alle strutture pubbliche, di sospendere le attività di prenotazione;
il criterio di prossimità, che garantisce la possibilità di accedere alle cure nel presidio più vicino.
Il Punto Salute è attivo anche in caso di problematiche legate al ticket sanitario. Se un cittadino riceve una sanzione perché ha usufruito di un’esenzione non dovuta, il Punto Salute lo supporta nella gestione della pratica, aiutandolo ad avviare le procedure per ottenere il riconoscimento corretto del proprio diritto.
Una volta valutato il caso, il Punto Salute si occupa di predisporre un reclamo formale in via amministrativa, come previsto dalla normativa vigente (art. 14, co. 5, del D.Lgs. 502/1992), rivolgendosi direttamente alla direzione sanitaria competente.
Questo reclamo può servire a:
ottenere la prestazione sanitaria prescritta nei tempi stabiliti dal medico;
garantire che la prestazione sia erogata in una struttura accessibile e vicina;
permettere, se necessario, di ricevere la prestazione in libera professione intramuraria, senza costi aggiuntivi, nel caso in cui il sistema pubblico non riesca a rispettare le scadenze.
Il Punto Salute può offrire assistenza anche nei casi in cui si ritenga impropria o troppo anticipata una dimissione ospedaliera. Su richiesta del paziente o di un familiare, viene predisposto un reclamo formale per chiedere: la continuità delle cure in ospedale, oppure il trasferimento in una struttura sanitaria più idonea, come un centro di riabilitazione, una struttura per lungodegenza, cure intermedie o un ospedale di comunità.